World Food Programme (WFP) , The United Nations and other International Institutions By Prof. Daud Khan . 8° ediz. seminari e Workshop in collaborazione con il  World Food Programme (WFP)
18 Novembre 2014
UNESCO: Archaeological Heritage & Mediterranean Diet : Management and Utilization of Archaeological Heritage for Spatial Development, Economy and Tourism  By Prof. MARC KOCKEN. 9° edition seminar & workshop
17 Dicembre 2014

Dieta Mediterranea inclusa nella lista nel patrimonio  dell’Umanità dell’ Unesco. Linee guida per rete di eccellenze dei De.Co. (marchi di denominazione comunale e delle feste della biodiversità). Primo Meeting Nazionale sulla Resilienza Rurale. Linee guida

 

 

La Prof. Mantovani ha relazionato al  Primo Meeting Nazionale sulla Resilienza Rurale. (dicembre 2014) per la valorizzazione territoriale attraverso i prodotti enogastronomici,

Il meeting  che si è svolto a Vatolla, (Salerno), nel Parco Nazionale del Cilento. Questi luoghi sono diventati celebri grazie al  nutrizionista statunitense Ancel Keys che, negli anni ’50 Codificò proprio nel Cilento a Pollica la Dieta Mediterranea. La ricerca riscontrò, per la prima volta  una netta relazione fra stile alimentare, esercizio fisico e insorgenza di malattie cardiovascolari. La dieta Mediterranea è stata inclusa nella lista nel patrimonio immateriale dell’Umanità dell’ Unesco con la seguente motivazione: “L’insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che si estendono dal paesaggio alla tavola, nell’ambito dei Paesi del bacino del Mediterraneo, passando per la coltura, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolar modo, il consumo del cibo”.

 La relazione di Mantovani presentata già al convegno internazionale Unesco- Icomos (2014) toccava la tematica del turismo esperienziale per Ragusa,  zona utilizzata come location della fiction il Commissario Montalbano. Lo studio ha riscontrato che dopo questa importante azione di marketing la provincia di Ragusa ha avuto in 12 anni di trasmissioni un aumento delle attività commerciali legate ai flussi turistici di 10 volte rispetto alla Sicilia che era aumentata di 2,6 volte e di 1,27 volte per l’ Italia. Il numero dei residenti a Ragusa ha avuto un incremento dello 0,04% contrariamente alla Sicilia che ha avuto un calo dello 0,02%. Ciò è significativo per poter sostenere che il benessere economico prodotto da  piccole attività imprenditoriali evita fenomeni di emigrazione.

I settori che più ne avevano beneficiato sono stati quello della ristorazione e dell’ enogastronomia. In particolare si sono moltiplicati i ristoranti che presentavano piatti tipici locali apprezzati dal Commissari come gli arancini. Questi benefici sociali ed economici sono dovuti al fatto che dopo la diffusione della  fiction sia in Italia che all’ estero, i paesi luoghi del set sono divenuti mete di turisti innamorati del personaggio,  e di conseguenza dei “suoi” luoghi, delle trattorie,  del cibo e degli “arancini” del Commissario.

Così  i prodotti tipici locali ragusani sono  stati tra le più importanti “attrattività” sia per turisti legati alla figura del Commisario Montalbano ma anche per quelli che volevano gustare le specialità locali con percorsi enogastronomici, ricordando che ben 2 turisti su 3 menziona il cibo tra le principali motivazioni del loro viaggio in Italia (studio Coldiretti/fenalc aprile-maggio 2016).

 

La relazione di Mantovani e l’effetto positivo “Montalbano” per le località del ragusano può essere un modello riproponibile nel Cilento ed in Calabria  (Nicotera altro sito utilizzato da Keys per gli studi )  per la  diffusione  Dieta Mediterranea considerando come gli arancini di Montalbano sono divenuti meta turistica anche la sana Dieta Mediterranea potrebbe diventare meta turistica sia  per salutisti che per buongustai per che volessero conoscere i luoghi in cui Keys visse fino a  101 anni grazia alla salubrità dei prodotti locali.

 

 Il Comitato organizzatore del Meeting è stata la Fondazione Giambattista Vico, presieduta dal Prof. Vincenzo Pepe, che ha voluto utilizzare il termine resilienza in senso psicologico; (ossia la capacità di affrontare in maniera positiva gli eventi traumatici,  di ricostruirsi ed  essere capaci di dare nuovo slancio alla propria esistenza raggiungendo mete importanti ) per il primo meeting che aveva come scopo quello di studiare le soluzioni per contrastare lo spopolamento rurale.

Nei tre giorni di studio si è  prodotto un protocollo sulla “resilienza rurale, in quanto buona pratica europea da cogliere come spunto nelle azioni della programmazione  2014-2020”quale modello replicabile.

 

 

Il modello proposto è quello secondo il quale le comunità rurali dovrebbero impegnarsi nell’attuare percorsi innovativi per il ripristino delle produzioni storiche dei borghi e delle connessioni territoriali, attraverso l’innovazioni  che potrebbero rappresentare  un’opportunità per il fenomeno “g-local”.

 

Nel 2013 José Graziano Da Silva, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), indicava  la stessa metodologia, per i così detti “Paesi Fragili”. Secondo Da Silva le comunità di questi Paesi mostrano, per le problematiche endemiche di natura storica, economica e politica, una scarsa propensione alla resilienza, che nel sud Italia, invece, può essere una vera e propria chiave di volta, un metodo da diffondere con un forte effetto contaminante capace di mostrare risultati positivi già nel breve periodo.

La Fondazione Vico ha la sua sede storica nel Palazzo De Vargas, l’antico castello dove il giovane filosofo napoletano, poté maturare il suo pensiero ed elaborare la “Scienza Nuova”, sua opera principale che in seguito ha ispirato l’illuminismo e le correnti filosofiche contemporanee.

 La fondazione si dedica allo sviluppo locale con progetti innovativi che hanno contribuito ad avviare il processo di recupero degli elementi della biodiversità del territorio e delle diversità etno-antropologiche. Tali elementi nei secoli hanno generato un patrimonio di conoscenze e un equilibrio eco-sistemico che nel Cilento, ha dato vita alla Dieta Mediterranea,  Questi fattori vanno dunque preservati e valorizzati, in chiave contemporanea.

Per gestire questo patrimonio un passo importante è stata l’ adozione della nuova legge regionale che ha istituito in Campania i distretti agroalimentari di qualità e di filiera. La discussione si è quindi soffermata sulla definizione delle filiere agroalimentari da valorizzare, individuando le linee guida che potranno essere recepite nel regolamento da emanare. Queste linee guida hanno prefigurato un rete di eccellenze dei De.Co. ossia marchi di denominazione comunale e delle feste della biodiversità.

 

 

 

Il convegno si è concluso con il brillante intervento del giornalista e filosofo Marcello Veneziani che ha esposto le sue strategie di marketing per la valorizzazione del Cilento.  Come punto di forza è la controtendenza del Cilento alla velocità che i ritmi del lavoro e della vita  contemporanea impongono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un week-end in Cilento per il mare, per gli straordinari paesaggi  e per gli eccezionali siti archeologici della magna Grecia, in particolare Paestum,  danno l’illusione dell’eternità.

In questo luogo magico si è creata un interazione fra la cultura della Magna Grecia, il paesaggio e la magia del cibo, che,  portato in città “ricrea” questa unicità.

 

 

 

Per i tre giorni di studi e convegni l’intero paese è stato invaso da mercatini con la vendita di prodotti  “resilienti”;  come il pane biscottato prodotto con le stesse procedure di 2.000 anni fa, il fico bianco del Cilento, l’ olio extra vergine dop,  il vino doc, la cipolla di Vatolla, la zucca cilentana i prodotti cosmetici, le ceramiche ed i dolci. E’ anche stato aperto uno stand del gusto per assaggiare queste eccellenze Doc, DOP e IGP.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.infocilento.it/notizie/A-Vatolla-il-primo-Meeting-nazionale-sull-Innovazione-Rurale_23572.html

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/12/11/da-oggi-a-vatolla-il-meeting-sulla-resilienza-ruraleNapoli07.html

http://www.iltempo.it/cronache/2014/12/11/al-via-il-primo-meeting-nazionale-sulla-resilienza-rurale-1.1356115

http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-12-12/fondazione-vico-primo-meeting-nazionale-resilienza-rurale-153245.shtml?uuid=ABtPztPC&refresh_ce=1

Foto e articoli  http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-12-12/fondazione-vico-primo-meeting-nazionale-resilienza-rurale-153245.shtml

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